Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 421 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:421SENT

Massima

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Il diniego di un'autorizzazione amministrativa per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande in un determinato locale può essere impugnato davanti al giudice amministrativo. Tuttavia, l'improcedibilità del ricorso sopravviene qualora, nel corso del giudizio, il locale in questione sia oggetto di subingresso da parte di altre società, determinando così il venir meno dell'interesse del ricorrente originario. In tali casi, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, compensando le spese di lite. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse del ricorrente originario, a seguito di subingresso di terzi nel locale oggetto del provvedimento impugnato, determina l'improcedibilità del ricorso amministrativo proposto avverso il diniego dell'autorizzazione. Ciò in quanto il mutamento della titolarità del locale fa venire meno la legittimazione e l'interesse del ricorrente originario a proseguire il giudizio. Il giudice, in tali casi, dichiara l'improcedibilità del ricorso e dispone la compensazione delle spese di lite, in considerazione delle peculiari circostanze del caso concreto. La massima giuridica si fonda sull'applicazione dei principi di legittimazione processuale e di sussistenza dell'interesse a ricorrere, quali presupposti indefettibili per la prosecuzione del giudizio amministrativo. Essa riflette altresì il potere discrezionale del giudice di disporre la compensazione delle spese di lite, in presenza di giuste ragioni, anche in caso di declaratoria di improcedibilità del ricorso.

Sentenza completa

N. 02150/2010
REG.RIC.

N. 00421/2015 REG.PROV.COLL.

N. 02150/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2150 del 2010, proposto da:
Società “Mammitalia” a r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avv. Carlo Abbate, con domicilio eletto presso Carlo Abbate in Roma, via della Maratona, 56;

contro

Comune di Roma, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall' Avv. Alessandro Rizzo, dell’Avvocatura comunale, domiciliato in Roma, via Tempio di Giove, 21 presso la sede dell’ufficio;

per l'annullamento

della determinazione Dirigenziale del Municipio di Roma XVII n. 2356 del 7.12.2009, notificata il 14.12.2009, con…

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