Tribunale Amministrativo Regionale Marche - Ancona sentenza n. 821 del 2014

ECLI:IT:TARMAR:2014:821SENT

Massima

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Il vincolo di tutela monumentale e paesaggistica di un'ampia area territoriale, comprendente beni di differente valenza storica, architettonica e culturale, deve essere adottato dall'amministrazione previa ponderata valutazione dell'interesse pubblico da tutelare e del bilanciamento con gli interessi privati incisi, tenendo conto dell'eventuale preesistenza di altri vincoli già apposti sulla medesima area. L'imposizione di un vincolo "d'insieme" su una pluralità di beni insistenti su un determinato territorio presuppone la sussistenza di una effettiva continuità territoriale e omogeneità dell'interesse culturale da salvaguardare, non potendosi estendere indiscriminatamente il vincolo a realtà territoriali disomogenee. L'amministrazione deve, inoltre, individuare in modo puntuale i singoli beni sottoposti a tutela diretta, specificandone la tipologia di vincolo in relazione alla peculiare natura dell'interesse da tutelare, al fine di consentire ai proprietari di valutare le implicazioni sul futuro utilizzo del bene e agli enti territoriali di stabilire le condizioni per eventuali interventi, oltre all'assenso della competente Soprintendenza.

Sentenza completa

N. 00103/2004
REG.RIC.

N. 00821/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00103/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 103 del 2004, proposto da:
Comune di Frontone, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Ancona, via ((omissis)), 11;

contro

- il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in persona del Ministro pro-tempore, e la Soprintendenza regionale per i Beni e le Attività Culturali delle Marche, in persona del Soprintendente pro-tempore, rappresentati e difesi dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Ancona, presso il cui ufficio, alla Piazza Cavour n. 29, sono domiciliati ex lege;
- il Soprintendente per i Beni Archeologici delle Marche…

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