Il falso in certificati medici finalizzato all'indebita percezione di retribuzioni per giorni di malattia non giustificati integra il reato di truffa aggravata ai danni di un ente pubblico, anche quando il danno patrimoniale sia di modesta entità, in quanto la speciale tenuità del danno non esclude la punibilità per la particolare gravità della condotta e l'intensità del dolo, caratterizzata dalla reiterazione degli illeciti e dall'intento spregiudicato di frodare l'amministrazione pubblica nonostante la disponibilità di permessi e congedi. In tali casi, la pena può essere contenuta nel minimo edittale, tenuto conto della gravità minima della condotta e del modesto grado di colpevolezza, ma non trova applicazione la circostanza attenuante del danno di speciale tenuità, in quanto il pregiudizio cagionato, seppur di modesto valore economico, non può ritenersi lievissimo o pressochè irrilevante, dovendo la valutazione essere effettuata con riferimento all'evento dannoso complessivo arrecato all'ente pubblico.