Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 324 del 2023

ECLI:IT:TARPA:2023:324SENT

Massima

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L'accertamento dell'inottemperanza all'ordine di demolizione di un immobile abusivo, ai sensi dell'art. 31, comma 3, del d.P.R. n. 380/2001, è un atto ad efficacia meramente dichiarativa, che si limita a formalizzare l'effetto già verificatosi della acquisizione gratuita del bene al patrimonio comunale. Tale accertamento non ha natura provvedimentale e, pertanto, non è autonomamente impugnabile, essendo l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale una misura sanzionatoria che consegue automaticamente all'inottemperanza dell'ordine di demolizione. Il proprietario dell'immobile abusivo avrebbe dovuto far valere tempestivamente i propri motivi di doglianza avverso l'originaria ordinanza di demolizione, non potendo contestare successivamente l'accertamento della sua inottemperanza, che si limita a prendere atto di un effetto già prodottosi per legge. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che l'accertamento dell'inottemperanza all'ordine di demolizione di un immobile abusivo, ai sensi dell'art. 31, comma 3, del d.P.R. n. 380/2001, non ha natura provvedimentale e, pertanto, non è autonomamente impugnabile, essendo l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale una misura sanzionatoria che consegue automaticamente all'inottemperanza dell'ordine di demolizione. Il proprietario dell'immobile abusivo avrebbe dovuto far valere tempestivamente i propri motivi di doglianza avverso l'originaria ordinanza di demolizione, non potendo contestare successivamente l'accertamento della sua inottemperanza.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/02/2023

N. 00324/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01437/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1437 del 2017, proposto da -OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avv. Emanuele Randazzo, con domicilio digitale come da pec risultante dai registri di giustizia;

contro

il Comune di Carini (PA), in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avv. Marina Fonti, con domicilio digitale come da pec risultante dai registri di giustizia;

per l’annullamento

- dell’ordinanza -OMISSIS- del 20/03/2017 con la quale il Comune di Carini -Capo ripartizione VII - ha accertato l’inottemperanza all’ordinanza di ingiunzione a demolire -OMISSIS- del 19 ottobre 2016;

- di o…

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