Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18191 del 15 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:18191PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza di merito, non può procedere a una rinnovata valutazione del compendio probatorio o a una rivalutazione del contenuto delle prove acquisite, trattandosi di apprezzamenti riservati in via esclusiva al giudice del fatto. Il vizio di motivazione, per essere rilevante in sede di legittimità, deve risultare dal testo del provvedimento impugnato o da altri atti del processo specificamente indicati nei motivi di gravame, senza che sia consentito al ricorrente introdurre letture alternative del quadro probatorio o censurare la valutazione di contrasti testimoniali e l'indagine sull'attendibilità delle fonti di prova, salvo il controllo di congruità e logicità della motivazione. Pertanto, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare se la motivazione della sentenza sia logica, coerente e rispettosa dei canoni normativi di valutazione della prova, senza poter sindacare l'apprezzamento discrezionale operato dal giudice di merito in ordine alla determinazione della pena, purché tale apprezzamento non sia frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico. Inoltre, la prova decisiva sopravvenuta, la cui mancata assunzione può essere dedotta in sede di legittimità, deve avere ad oggetto un fatto certo nel suo accadimento e non può consistere in un mezzo di tipo dichiarativo, il cui risultato sarebbe stato sottoposto al necessario vaglio del giudice di merito ai fini di un confronto con gli altri elementi di prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andre - rel. Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato ed assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;
avverso la sentenza della Corte di appello di Torino, seconda sezione penale, n. 1413/2017, in data 09/01/2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
letta la memoria con documenti depositata dalla difesa in data 12/02/2020;
sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udita la requisitoria del Sostituto procuratore generale Dr. ((omissis)), che h…

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