Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1094 del 13 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:1094PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza è il seguente: L'appartenenza di un soggetto ad un'associazione di tipo mafioso può essere provata attraverso un complesso di elementi probatori, anche di natura indiziaria, che, valutati in modo unitario e sinottico, siano idonei a dimostrare il suo stabile inserimento nell'organizzazione criminale, a prescindere dalla sua partecipazione diretta alla realizzazione di specifici reati-fine. In particolare, le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, le risultanze di intercettazioni ambientali e telefoniche, nonché precedenti penali e giudiziari del soggetto, possono costituire un quadro probatorio sufficiente a fondare la condanna per il delitto di associazione mafiosa, anche in assenza di una dimostrazione puntuale del suo coinvolgimento in singoli reati-scopo dell'associazione. Il giudice di merito, nel valutare tale complesso probatorio, deve dare conto in modo esaustivo e logico delle ragioni per le quali ritiene provata l'appartenenza dell'imputato all'associazione, senza incorrere in vizi di motivazione censurabili in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio Felice - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LI. GI. ST., nato il (OMESSO);

avverso la sentenza 15 aprile 2005 della Corte di appello di Catanzaro che, decidendo in sede di rinvio da annullamento della Suprema Corte, in parziale riforma della sentenza 25 luglio 2000 del G.U.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria, lo ha dichiarato colpevole del delitto di associazione per delinquere di stampo mafioso di cui al capo A), escluse le aggravanti di cui all'articolo 416 bis c.p…

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