La concessione demaniale marittima, pur essendo oggetto di un effetto di proroga automatico per legge, necessita di un provvedimento amministrativo ricognitivo di tale effetto, al fine di rappresentare il verificarsi del fatto (la proroga) con un grado di certezza che consenta alla collettività di fare affidamento su di esso e rendere sollecito e affidabile il traffico economico e giuridico. Pertanto, l'Amministrazione non può negare la proroga, ma deve solo prenderne atto, salvo che non sussistano gravi violazioni degli obblighi del rapporto concessorio, come l'alterazione dei luoghi senza autorizzazione del concedente, che integrano causa di decadenza della concessione. La pronuncia di decadenza, tuttavia, deve essere adeguatamente motivata e preceduta da un corretto procedimento amministrativo, nel rispetto del contraddittorio e del principio di proporzionalità. Qualora sia in corso un procedimento penale inerente alla concessione, la domanda di regolarizzazione del debito pregresso ai sensi dell'art. 100 del D.L. n. 104/2020 può essere sospesa in attesa della risoluzione della questione di giurisdizione pendente.