Cassazione penale Sez. III sentenza n. 19599 del 10 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:19599PEN

Massima

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Il consenso è sempre presunto nei reati contro la libertà sessuale, salva prova contraria. Pertanto, ai fini della configurabilità del delitto di violenza sessuale, è sufficiente la mera mancanza del consenso della persona offesa, non essendo necessaria la manifestazione del suo dissenso. Spetta all'imputato provare che la vittima abbia espresso un consenso valido e specifico agli atti sessuali compiuti, non essendo ammissibile una presunzione di consenso implicito. Il giudice ha l'obbligo di motivare in modo rigoroso e analitico le ragioni per cui ritiene che l'imputato abbia ottenuto il consenso della vittima, non potendo limitarsi a constatare l'assenza di un esplicito dissenso. Inoltre, in caso di ribaltamento della sentenza di primo grado, il giudice di appello è tenuto a una "motivazione rafforzata", confrontandosi puntualmente con le argomentazioni e le prove poste a fondamento della decisione di condanna, senza operare una selezione degli elementi di prova funzionali alla propria decisione assolutoria. Infine, la valutazione della credibilità e attendibilità della persona offesa, soprattutto se minorenne, deve tenere conto della possibile "progressione dichiarativa" tipica delle vittime di reati sessuali, senza liquidare tale fenomeno come indice di inattendibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni - rel. Consigliere

Dott. GALANTI Alberto - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di appello de l'Aquila nel procedimento contro (OMISSIS), nato a (OMISSIS), + 1;
avverso la sentenza della Corte di appello de L'Aquila del 31/05/2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Alberto Galanti;
lette le conclusioni scritte del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale D.ssa Marilia Di Nardo, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;

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