Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40798 del 23 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:40798PEN

Massima

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L'indebita utilizzazione, a fini di profitto, di mezzi di pagamento elettronici di qualunque natura, da parte di chi non ne sia titolare, integra il reato di cui alla Legge n. 143 del 1991, articolo 12, indipendentemente dal conseguimento di un profitto o dal verificarsi di un danno, non essendo richiesto dalla norma che la transazione giunga a buon fine. La presentazione di una carta di credito per l'acquisto di merce comporta già la sua "utilizzazione", trattandosi di nozione ampia e comprensiva di ogni apprezzabile "esteriorizzazione" del possesso della carta per una chiara e immediata finalità di pagamento. La condotta di chi, pur non essendo titolare della carta di credito, la esibisce unitamente a documenti di identità altrui, al fine di effettuare acquisti, integra altresì gli estremi del tentativo di falsità personale, ai sensi degli articoli 56 e 494 c.p., in quanto tale condotta è coerente con la logica dei fatti e rivela l'intento di trarre in inganno il cassiere, confidando nella sua disattenzione. La responsabilità penale dell'imputato può essere affermata sulla base di plurimi elementi di convergenza indiziaria, anche in assenza di dichiarazioni eteroaccusatorie rese da terzi, qualora tali elementi siano congruamente sottolineati dalla Corte territoriale e destituiscano di effettiva rilevanza la questione della loro utilizzabilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MA. GA. , n. il (OMESSO);

avverso la SENTENZA della Corte di Appello di Torino dell'11.1.2006;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dr. PRESTIPINO ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito l'avv. ((omissis)) del foro di Roma per il ricorrente, che ha concluso per l'accoglim…

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