Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12444 del 23 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12444PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la prova testimoniale della persona offesa costituitasi parte civile, deve applicare un vaglio rinforzato della sua attendibilità, senza tuttavia negare l'autonomo valore probatorio delle sue dichiarazioni. Tali dichiarazioni possono trovare riscontro in qualsiasi elemento di fatto idoneo ad escludere l'intento calunnioso, senza che sia necessario che ogni segmento della narrazione sia assistito da prove autonome del fatto imputato. Il travisamento della prova, deducibile ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. e) c.p.p., richiede che il ricorrente specifichi l'atto processuale in cui è contenuta la prova omessa o travisata, ne indichi l'elemento fattuale o probatorio incompatibile con la ricostruzione della sentenza, ne dia prova della veridicità e dimostri come tale prova infici in modo decisivo la tenuta logica della motivazione. La mancata assunzione di una prova richiesta ai sensi dell'art. 507 c.p.p. può essere dedotta in cassazione solo se il mezzo di prova sia stato ritenuto necessario ai fini della decisione, mentre la mancata rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale in appello può essere censurata solo in presenza di lacune o illogicità nella motivazione, che sarebbero state presumibilmente evitate con l'assunzione o la riassunzione di determinate prove. Infine, le censure relative all'applicazione di una circostanza aggravante, se proposte per la prima volta in appello con motivi aggiunti, sono inammissibili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V.S. - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dal difensore di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/4/2015 della Corte d'appello di Caltanissetta;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUT…

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