Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43670 del 29 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:43670PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: In tema di custodia cautelare in carcere per il reato di associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p., l'art. 275, comma 3, c.p.p. pone una presunzione assoluta di adeguatezza della sola misura della custodia in carcere, che può essere superata solo quando sia dimostrato in modo oggettivo e definitivo che l'indagato ha stabilmente rescisso i suoi legami con l'organizzazione criminosa. L'onere di dimostrare l'insussistenza delle esigenze cautelari grava sull'indagato, il quale deve provare fatti che rendano impossibile il suo ulteriore contributo all'associazione mafiosa. Il mero decorso del tempo, in assenza di tale prova, non è sufficiente a vincere la presunzione di pericolosità sociale e di adeguatezza della custodia in carcere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo M - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 792/2015 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 19/03/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA MICCOLI;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, dott. Roberto ANIELLO, ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
Per il ricorrente, l'avv. (OMISSIS) ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 19 marzo 2015 il Tribunale di Napoli, sezione riesame, ha…

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