Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17138 del 24 aprile 2024

ECLI:IT:CASS:2024:17138PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il dolo generico, che integra il reato di atti persecutori, esprime un'intenzione criminosa che travalica i singoli atti che compongono la condotta tipica, potendo realizzarsi in modo graduale, senza che sia necessario che l'agente si rappresenti e voglia fin dal principio la realizzazione della serie degli episodi. L'accento cade sulla rappresentazione e volontarietà dell'evento lesivo richiesto dalla norma, non essendo necessaria la preordinazione delle condotte. La compatibilità tra vizio parziale di mente e dolo generico comporta che, ai fini dell'integrazione dell'elemento soggettivo del reato, rilevi la consapevolezza, da parte dell'agente, della idoneità delle condotte persecutorie a produrre uno degli eventi alternativamente previsti dalla norma incriminatrice, anche in presenza di una ridotta capacità di intendere e di volere. Il giudizio di comparazione tra opposte circostanze, implicando una valutazione discrezionale tipica del giudizio di merito, sfugge al sindacato di legittimità quando non sia frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico e sia sorretta da sufficiente motivazione, tale dovendo ritenersi quella che per giustificare la soluzione dell'equivalenza si sia limitata a ritenerla la più idonea a realizzare l'adeguatezza della pena irrogata in concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. MICCOLI Grazia Rosa Anna - Presidente -

Dott. NASINI Tiziano - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Relatore -

ha pronunciato la seguente

sentenza
sul ricorso proposto da:
Sq.Sa. nato a N il Omissis
avverso la sentenza del 17/04/2023 della CORTE APPELLO di SALERNO
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELA BIFULCO;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale, FERDINANDO LIGNOLA, il quale ha chiesto pronunciarsi l'inammissibilità del ricorso.
Ritenuto in fatto
1. È oggetto di ricorso la sentenza, indicata in epigrafe, della Corte d'appello di Salerno, che ha confermato la condanna nei confronti Sq.Sa. per i reati di cui agli art…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.