Consiglio di Stato sentenza n. 4993 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:4993SENT

Massima

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Il rilascio di un titolo abilitativo edilizio, quale il permesso di costruire, è necessario per la realizzazione di opere edilizie, anche se di carattere precario o temporaneo, qualora le stesse non siano funzionali a soddisfare esigenze meramente provvisorie, ma siano destinate a perdurare nel tempo per la soddisfazione di bisogni non transitori. L'assenza del previo titolo edilizio comporta l'illegittimità delle opere realizzate, a prescindere dalla natura demaniale o meno dell'area su cui insistono, legittimando l'adozione di un ordine di demolizione da parte dell'autorità comunale competente. L'accertamento della demanialità dell'area non è, tuttavia, profilo decisivo ai fini della legittimità dell'ordine di demolizione, atteso che il Comune è comunque tenuto, in presenza di opere realizzate senza il necessario titolo abilitativo, a disporne il ripristino dello stato dei luoghi, salvo l'eventuale successiva pronuncia del giudice ordinario sulla questione proprietaria. La sospensione del processo amministrativo in attesa della definizione del parallelo giudizio civile avente ad oggetto l'usucapione dell'area può essere disposta solo ove risulti effettivamente accertata la pregiudizialità in senso tecnico di tale giudizio rispetto alla decisione della controversia amministrativa, circostanza che non emerge dalle deduzioni e dalla documentazione prodotta dalle parti.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/06/2024

N. 04993/2024REG.PROV.COLL.

N. 02519/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2519 del 2020, proposto da
Fasanini S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Carlo Beltrani, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Breno, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Cinzia Zanini e Matteo Raffaglio, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda) n. 015/2020.

Visti il ricorso in appello e i relativi allega…

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