Cassazione penale Sez. I sentenza n. 15590 del 15 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:15590PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per il reato di omicidio volontario aggravato può essere affermata sulla base di un quadro probatorio complessivo che includa: le dichiarazioni attendibili e convergenti di un testimone oculare minorenne, nonostante la successiva ritrattazione della madre; gli esiti della consulenza balistica; la presenza accertata di altri soggetti coinvolti nell'aggressione; le informazioni di polizia giudiziaria e le azioni ritorsive di gruppi criminali rivali; i contenuti delle conversazioni telefoniche intercettate. Tali elementi probatori, valutati nel loro complesso e con adeguata motivazione, possono consentire di identificare il ruolo specifico svolto dai singoli imputati nell'esecuzione dell'omicidio, anche in assenza di una diretta ammissione da parte loro. L'esclusione delle attenuanti generiche e la determinazione della pena possono essere giustificate dalla gravità dei fatti e dai precedenti penali degli imputati, senza necessità di ulteriore motivazione. Il concorso di aggravanti, ove ritenuto, deve essere adeguatamente argomentato dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. SILVESTRI Giovanni - Consigliere

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PI. SA. N. IL (OMESSO);

2) PI. CI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 28/03/2007 CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CANZIO GIOVANNI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento con rinvio limitatamente alla misura della pena dovendosi escludere il concorso dell'aggravante Legge n. 203 del 19…

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