Cassazione penale Sez. III sentenza n. 41069 del 24 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:41069PEN

Massima

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Il coinvolgimento consapevole e volontario di un soggetto in un solo reato-fine, purché connotato da modalità operative e dinamiche criminali tali da rivelarne il ruolo specifico nell'ambito dell'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, può integrare l'elemento oggettivo della partecipazione al sodalizio criminoso, indipendentemente dalla sua qualifica di organizzatore o meno. Ai fini della sussistenza degli indizi di responsabilità per il reato associativo, rilevano pertanto sia il coinvolgimento del soggetto in singoli reati-fine, purché significativi sotto il profilo del modus operandi e dell'inserimento nell'organizzazione, sia il suo ruolo di tramite e raccordo tra i diversi gruppi operanti all'interno dell'associazione, anche attraverso contatti e comunicazioni con gli altri partecipi, purché strumentali alle attività illecite del sodalizio. La valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari e dell'adeguatezza della misura della custodia in carcere deve tenere conto del contributo apportato dal soggetto all'associazione, dei suoi precedenti penali, del suo inserimento nei circuiti criminali, della recente commissione di reati e della continuità del vincolo associativo, senza che assuma rilievo determinante la sua qualifica di organizzatore o meno. Ove tali elementi siano adeguatamente motivati, la decisione del giudice di merito in ordine alla sussistenza delle esigenze cautelari e all'adeguatezza della misura cautelare non è sindacabile in sede di legittimità, se non per manifesta illogicità o erroneità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 6/5/2017 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Giovanni Liberati;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SPINACI Sante, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio limitatamente al capo v) e il rigetto del ricorso nel resto;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha conclus…

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