Il procedimento di installazione delle infrastrutture per impianti radioelettrici, disciplinato dall'art. 87 del d.lgs. n. 259/2003 (Codice delle comunicazioni elettroniche), costituisce un procedimento unico, nell'ambito del quale devono confluire anche le valutazioni edilizie, senza che debba essere attivato un secondo autonomo procedimento edilizio, in conformità delle esigenze di semplificazione procedimentale. La normativa applicabile alla materia esprime un particolare favor per la realizzazione di reti e servizi di comunicazione elettronica ad uso pubblico, assimilando tali infrastrutture alle opere di urbanizzazione primaria. In tale contesto, il meccanismo del silenzio-assenso previsto dall'art. 87, comma 9, del d.lgs. n. 259/2003 opera anche in assenza della formale presentazione di tutti i documenti richiesti, non potendo l'amministrazione comunale esigere requisiti diversi da quelli previsti dalla normativa speciale, pena la violazione della ratio acceleratoria e semplificatoria della stessa. I Comuni, nell'esercizio dei poteri di pianificazione territoriale, possono adottare regolamenti per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, ma non possono imporre limitazioni generalizzate alla localizzazione degli impianti in aree predeterminate del territorio comunale, in quanto ciò contrasterebbe con l'interesse pubblico alla copertura di rete sul territorio nazionale. I criteri localizzativi adottati devono pertanto garantire una localizzazione alternativa degli impianti, in modo da rendere possibile la copertura di rete sull'intero territorio.