Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15215 del 11 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:15215PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'attenuante della provocazione non può essere riconosciuta quando il fatto ingiusto della vittima, cui l'agente abbia reagito, sia stato determinato a sua volta da un precedente comportamento ingiusto dello stesso agente o sia frutto di reciproche provocazioni, ovvero quando l'agente abbia accettato o portato una sfida per la risoluzione della contesa, in quanto tale comportamento è considerato illecito e incompatibile con la scusante della provocazione. Il giudice di merito deve valutare complessivamente la dinamica degli eventi, senza limitarsi al solo momento finale dell'azione violenta, per verificare se ricorrano i presupposti per l'applicazione dell'attenuante. Inoltre, il diniego delle circostanze attenuanti generiche è insindacabile in sede di legittimità, purché la motivazione non presenti evidenti illogicità, essendo sufficiente che il giudice faccia riferimento agli elementi ritenuti decisivi o comunque rilevanti, senza necessità di esaminare tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. SGUBBI Vincenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/03/2022 della CORTE ASSISE APPELLO di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SGUBBI VINCENZO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa ODELLO LUCIA, che si riporta alle conclusioni gia' depositate e conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 19 dicembre 2018, all'esito di giudi…

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