Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2372 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:2372SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'acquisizione gratuita al patrimonio comunale delle opere abusive realizzate in assenza di titolo abilitativo non rappresenta un provvedimento di autotutela, ma costituisce una misura di carattere sanzionatorio che consegue automaticamente all'inottemperanza dell'ordine di demolizione o di ripristino dello stato dei luoghi, operando di diritto. Il provvedimento comunale di acquisizione ha pertanto carattere meramente dichiarativo, in quanto l'acquisizione avviene automaticamente per effetto dell'accertata inottemperanza all'ordine impartito dall'Amministrazione. La scadenza del termine per ottemperare configura quindi il presupposto per l'applicazione automatica della sanzione amministrativa, che consiste nel trasferimento coattivo all'Ente comunale della proprietà sull'immobile interessato. Contro gli atti di acquisizione al patrimonio comunale non possono farsi valere vizi relativi all'ingiunzione di ripristino, quando quest'ultima non sia stata tempestivamente impugnata o la relativa impugnazione sia stata respinta, ma soltanto vizi propri dell'atto di acquisizione. Inoltre, l'Amministrazione è tenuta a coinvolgere nel procedimento di condono edilizio anche il soggetto che risulti attuale proprietario dell'immobile oggetto della richiesta di sanatoria, a prescindere dalla sua qualità di autore dell'abuso, al fine di garantire il rispetto dei principi di trasparenza, buona amministrazione e correttezza procedimentale.

Sentenza completa

N. 07681/2013
REG.RIC.

N. 02372/2015 REG.PROV.COLL.

N. 07681/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7681 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio degli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), in Roma, Via Massarosa, 3;

contro

Comune di ((omissis)), in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio, in Roma, Via Imera,16;

nei confronti di

((omissis)) e ((omissis)), non costituiti;

per l'accertamento,

quanto al ricorso introduttivo,

dell’illegittimo silenzio formatosi sull’istanza …

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