Cassazione penale Sez. III sentenza n. 38880 del 4 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:38880PEN

Massima

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Il provvedimento di divieto di accesso agli impianti sportivi (c.d. "DASPO") e l'ordine di presentazione periodica presso un ufficio di polizia, adottati dal Questore nei confronti di un soggetto, costituiscono misure di prevenzione personale finalizzate a contenere la pericolosità sociale del destinatario, desunta da condotte violente o comunque turbative dell'ordine pubblico in occasione di manifestazioni sportive. Tali misure, pur non presupponendo necessariamente l'accertamento di una responsabilità penale, trovano giustificazione nella valutazione di un concreto pericolo per la sicurezza pubblica, che il giudice per le indagini preliminari è chiamato a verificare in sede di convalida e di eventuale modifica o revoca del provvedimento. Il tribunale del riesame, investito dell'impugnazione avverso il provvedimento del giudice per le indagini preliminari, non è tenuto ad acquisire d'ufficio gli atti relativi a eventuali richieste di archiviazione formulate dal pubblico ministero, essendo sufficiente che esso valuti la perdurante sussistenza dei presupposti di pericolosità sociale posti a fondamento del DASPO, anche indipendentemente dalla rilevanza penale delle condotte contestate. La motivazione del tribunale del riesame deve pertanto ritenersi adeguata laddove, pur senza fare riferimento agli esiti delle indagini, abbia comunque confermato il giudizio di pericolosità sociale del destinatario del provvedimento, desunto dalle condotte violente e turbative dell'ordine pubblico poste in essere in occasione di manifestazioni sportive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/3/2017 del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Enrico Mengoni;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SPINACI Sante, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 13/3/2017, il Tribunale del riesame di Palermo rigettava l'appello p…

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