Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17925 del 29 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:17925PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve fornire una motivazione esauriente, logica e non contraddittoria, che dia conto delle ragioni che lo hanno indotto ad affermare la gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione è limitato alla verifica della violazione di specifiche norme di legge o della manifesta illogicità della motivazione secondo i canoni della logica e i principi di diritto, senza poter sindacare la ricostruzione dei fatti e la diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. Pertanto, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la congruenza della motivazione rispetto agli elementi di prova acquisiti, senza poter entrare nel merito della ricostruzione fattuale. Inoltre, il ruolo attivo e la condivisione delle finalità delittuose da parte dell'indagato, pur in assenza di una contestazione diretta del reato associativo, possono comunque giustificare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati-fine contestati, nonché l'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 7 del d.l. n. 203 del 1991, laddove emerga il suo contributo al perseguimento degli scopi dell'associazione criminale, anche attraverso condotte ambivalenti ma comunque rilevanti ai fini della realizzazione dei delitti. Infine, la valutazione in ordine alla sussistenza delle esigenze cautelari può fondarsi su elementi concreti e circostanziati, senza dover necessariamente ricorrere a considerazioni di carattere ipotetico sul probabile comportamento futuro dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. CAMMINO Matild - Consigliere

Dott. LOMBARDO Luigi - Consigliere

Dott. PELLEGRINO A - est. Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Robert - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS), attualmente ristretto agli arresti domiciliari per questa causa, rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Bologna, sezione impugnazioni cautelari penali, n. 1278/2013 in data 04.11.2013;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

sentita la relazione della causa fatta dal consigliere dott. Andrea Pellegrino;

udita la requisitoria del Sostituto procuratore generale dott. Osca…

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