Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La responsabilità civile per i danni derivanti dalla circolazione di veicoli è disciplinata dall'art. 2054 c.c., il quale prevede che il conducente del veicolo è responsabile dei danni prodotti dalla circolazione del veicolo, salvo che provi di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno. Il proprietario del veicolo è responsabile in solido con il conducente, a meno che provi di non aver potuto impedire il fatto. L'adempimento dell'obbligazione risarcitoria da parte di uno dei coobbligati in solido, come la compagnia assicuratrice, estingue l'intera obbligazione nei confronti del danneggiato, senza che questi possa pretendere una pronuncia di condanna espressa anche nei confronti degli altri coobbligati. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle prove e nella determinazione del quantum del risarcimento, sindacabile in sede di legittimità solo per vizi logici o giuridici della motivazione. Le spese di giudizio seguono la soccombenza, salvo che ricorrano giusti motivi per la compensazione, come il fatto che il danneggiato abbia ottenuto comunque la soddisfazione del suo credito.