Cassazione penale Sez. III sentenza n. 1766 del 16 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:1766PEN

Massima

Massima ufficiale
Integra il reato di cui all'art. 2 bis del D.L. 8 febbraio 2007, n. 8, come modificato dalla legge 4 aprile 2007, n. 41 (divieto di striscioni e cartelli incitanti alla violenza o recanti ingiurie o minacce), la condotta di chi espone uno striscione che, pur non contenendo un esplicito incitamento alla violenza, comunque sia tale, per il contesto in cui viene mostrato ed il contenuto, da suscitare sentimenti verosimilmente idonei a far scaturire episodi di violenza. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto sussistente il reato nella condotta di un tifoso che, durante un incontro di calcio, aveva esposto uno striscione in cui la data del 25 aprile, giorno della liberazione nazionale dall'occupazione fascista, era stata sovrapposta da un segno di cancellatura, sì da evocare la contrapposizione tra ideologie politiche differenti).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. MANZON Enrico - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la ordinanza emessa nei suoi confronti dal Gip del Tribunale di Torino in data 24 maggio 2015;
letti gli atti di causa, la ordinanza impugnata e il ricorso introduttivo;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENTILI Andrea;
letta la requisitoria scritta del PM, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. D'AMBROSIO Vito, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENU…

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