Il titolare di un'autorizzazione per l'esercizio di attività di intrattenimento danzante e spettacoli di arte varia è tenuto a rispettare scrupolosamente le prescrizioni contenute nell'autorizzazione stessa, tra cui il divieto di accesso ai minori di 16 anni. La violazione di tale prescrizione, anche se non intenzionale, può comportare la sospensione dell'autorizzazione, in quanto l'onere di diligenza e controllo gravante sull'esercente deve essere proporzionato alla tipologia di attività svolta e alla necessità di tutelare i minori. L'affissione di cartelli che vietano l'ingresso ai minori e l'istruzione del personale addetto alla sicurezza non sono di per sé sufficienti ad escludere la responsabilità dell'esercente, il quale deve adottare misure di controllo effettive e adeguate, non potendo limitarsi a una mera formalità. La sentenza di assoluzione in sede penale, inoltre, non è opponibile all'amministrazione che ha irrogato la sanzione amministrativa, in quanto quest'ultima valuta autonomamente la condotta sulla base delle risultanze del proprio procedimento. Pertanto, la sospensione dell'autorizzazione per la violazione delle prescrizioni in materia di tutela dei minori è legittima, qualora emerga quantomeno una condotta colposa dell'esercente, valutata secondo parametri di diligenza professionale.