La realizzazione di opere edilizie senza il previo ottenimento del necessario titolo abilitativo costituisce una violazione delle norme urbanistiche ed edilize, che legittima l'adozione di un provvedimento di demolizione da parte dell'autorità competente. Tuttavia, qualora il proprietario presenti idonee istanze di sanatoria ai sensi degli artt. 36 e 37 del d.P.R. n. 380/2001 e della l. n. 308/2004, l'ordine di demolizione può essere revocato e le opere sanate, a condizione che le stesse siano qualificabili come pertinenziali e quindi suscettibili di regolarizzazione. In tali ipotesi, il rilascio del titolo edilizio in sanatoria comporta la cessazione della materia del contendere, rendendo improcedibile il ricorso giurisdizionale avverso il precedente provvedimento di demolizione. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è quindi che le opere edilizie realizzate senza titolo possono essere sanate, evitando la demolizione, qualora il proprietario dimostri la natura pertinenziale delle stesse e presenti le dovute istanze di sanatoria, le quali, se accolte con il rilascio del titolo edilizio, determinano la sopravvenuta carenza di interesse all'impugnazione del provvedimento di demolizione.