La notifica di un ricorso giurisdizionale ad una pubblica amministrazione deve essere effettuata esclusivamente all'indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) comunicato dalla stessa amministrazione al Ministero della Giustizia per l'inserimento nel Registro Pubbliche Amministrazioni (ReGIndE), in conformità alle disposizioni di cui all'art. 16, comma 12, del D.L. n. 179/2012, convertito in L. n. 221/2012, e all'art. 14 del D.M. 16 febbraio 2016, n. 40, recante le regole operative per l'attuazione del processo amministrativo telematico. L'indicazione di un diverso indirizzo PEC sul sito web istituzionale dell'amministrazione non è idonea a integrare un errore scusabile ai fini della validità della notifica, atteso che incombe sul ricorrente l'onere di verificare preventivamente l'indirizzo PEC contenuto nei pubblici registri appositamente individuati dalla legge, senza poter fare affidamento sulla mera indicazione presente sul sito web dell'amministrazione. La mancata osservanza di tali prescrizioni comporta l'inammissibilità del ricorso, non essendo configurabile alcuna ipotesi di errore scusabile, in quanto l'individuazione dell'indirizzo per la notifica costituisce attività rientrante nell'ambito dell'esercizio della professione di difensore.