Consiglio di Stato sentenza n. 2796 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:2796SENT

Massima

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Il diniego di concessione edilizia in sanatoria, oggetto di impugnazione, può essere superato da un nuovo provvedimento del Comune che, pur non accogliendo l'istanza di sanatoria, applichi la sanzione pecuniaria prevista dall'art. 34 del D.P.R. n. 380/2001, qualora il privato abbia provveduto alla demolizione delle opere ritenute non sanabili e al pagamento della sanzione. In tal caso, l'originario diniego di sanatoria risulta superato e sostituito dal nuovo provvedimento, determinando la sopravvenuta carenza di interesse all'impugnazione del primo diniego. Il Giudice amministrativo, in presenza di tali circostanze, deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, compensando le spese di giudizio tra le parti, in considerazione del comportamento acquiescente tenuto dai privati nei confronti del nuovo provvedimento comunale.

Sentenza completa

N. 02275/2015
REG.RIC.

N. 02796/2016REG.PROV.COLL.

N. 02275/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2275 del 2015, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, Via Dardanelli, 13;

contro

Comune di Zevio, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, ((omissis)), 5;

nei confronti di

((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, ((omissis)), 5;

per la riforma

della sentenza breve del T.A.R. VENETO - VENEZIA: SEZIONE II n. 01139/2…

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