Il Comune, nell'esercizio dei propri poteri di tutela della pubblica incolumità e di regolamentazione dell'occupazione del suolo pubblico, può legittimamente ordinare la rimozione di opere provvisionali, anche in assenza di preventiva autorizzazione, qualora le stesse risultino pericolose per la sicurezza pubblica o pregiudichino lo svolgimento di manifestazioni religiose e civili di particolare rilevanza per la comunità locale. Tale potere di intervento d'urgenza, volto a contemperare l'interesse privato alla realizzazione di lavori edili con l'interesse pubblico alla tutela della sicurezza e della libera fruizione degli spazi pubblici, non è subordinato all'applicazione di sanzioni per l'occupazione abusiva del suolo, né all'assegnazione di un congruo termine per la rimozione delle opere, quando ricorrano comprovate ragioni di pubblica incolumità e di pubblico interesse. Inoltre, il calcolo di resistenza e stabilità delle opere provvisionali, pur non essendo obbligatorio per ponteggi di altezza inferiore a 20 metri, può essere richiesto dal Comune qualora le stesse, per le loro dimensioni e complessità, presentino caratteristiche tali da incidere sulla sicurezza pubblica. In tali ipotesi, il Comune può legittimamente disporre la rimozione forzata delle opere provvisionali, anche in danno del soggetto responsabile, al fine di tutelare prioritariamente l'interesse pubblico alla sicurezza e alla libera fruizione degli spazi pubblici.