Cassazione penale Sez. II sentenza n. 454 del 7 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:454PEN

Massima

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Il possesso di un bene di provenienza delittuosa, in assenza di una plausibile giustificazione da parte dell'imputato, integra l'elemento soggettivo del reato di ricettazione, potendo desumersi la consapevolezza della provenienza illecita del bene anche da elementi indiretti, quali il comportamento dell'imputato e la mancata o non attendibile indicazione della provenienza del bene. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nel valutare la concessione delle circostanze attenuanti generiche, potendo legittimamente fondarsi anche su un solo dato negativo, oggettivo o soggettivo, ritenuto prevalente. Inoltre, la "particolare tenuità" del fatto di ricettazione, ai fini dell'applicazione dell'ipotesi attenuata di cui all'art. 648 c.p., comma 2, deve essere desunta da una complessiva valutazione del fatto, avendo riguardo alle modalità dell'azione, alla personalità dell'imputato e al valore economico del bene ricettato, in modo da evidenziare una rilevanza criminosa assolutamente marginale. Infine, in caso di inammissibilità del ricorso per cassazione, non è possibile rilevare e dichiarare la prescrizione del reato eventualmente maturata dopo la sentenza impugnata, in quanto l'inammissibilità preclude il formarsi di un valido rapporto di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenic - Consigliere

Dott. TADDEI M. - rel. Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa il 3 febbraio 2011 dalla Corte di appello di L'Aquila;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

udita la requisitoria del pubblico ministero, sost. proc. gen. dott. D'AMBROSIO Vito, che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con sentenza in data 3 febbraio 2…

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