Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23694 del 13 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:23694PEN

Massima

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La valutazione della pericolosità sociale di un condannato ai fini della concessione di misure alternative alla detenzione non può fondarsi esclusivamente sulla gravità e tipologia dei reati commessi, ma deve tenere conto principalmente del percorso rieducativo intrapreso e del grado di risocializzazione raggiunto. Pertanto, il giudice di sorveglianza, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione di una misura alternativa, deve considerare l'intero percorso penitenziario del detenuto, comprese le eventuali concessioni di benefici e la sua condotta durante la detenzione, senza limitarsi a una mera presunzione di pericolosità derivante dalla natura e dalla gravità dei reati per i quali è stata inflitta la condanna. La valutazione deve essere effettuata in concreto, tenendo conto di tutti gli elementi a disposizione, al fine di accertare l'effettiva sussistenza dei presupposti per l'applicazione della misura alternativa richiesta, senza che possa ritenersi sufficiente il mero riferimento alla tipologia e alla gravità dei reati pregressi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI ((omissis)) del 05/05/2 -

Dott. ROMBOLA' ((omissis)) SENTE -

Dott. DI TOMASSI Mariastefania rel. Consigliere N. 1 -

Dott. CAVALLO ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. BONITO Francesco M.S. Consigliere N. 47775/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Lecce;

avverso l'ordinanza emessa in data 20.7.2010 dal Tribunale di sorveglianza di Lecce;

nei confronti di:

De. Do. Pi. Pa. , nato a (OMESSO);

Visti gli atti, il provvedimento impugnato, il ricorso;

udita la relazione fatta dal consigliere Dott. M. ((omissis));

lette le …

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