Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10363 del 15 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:10363PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare i provvedimenti adottati dal tribunale del riesame in materia di misure cautelari personali, è tenuto a verificare esclusivamente la congruità e la logicità dell'apparato argomentativo posto a fondamento del provvedimento, senza poter riesaminare gli elementi di fatto e le valutazioni di merito compiute dal giudice di merito. Pertanto, il controllo di legittimità è circoscritto all'esame dell'atto impugnato al fine di accertare che esso contenga l'esposizione delle ragioni giuridicamente significative che lo hanno determinato e che sia privo di evidenti illogicità. In particolare, il vizio di mancanza della motivazione dell'ordinanza del riesame in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza non può essere sindacato dalla Corte di legittimità, quando non risulti "prima facie" dal testo del provvedimento impugnato, restando ad essa estranea la verifica della sufficienza e della razionalità della motivazione sulle questioni di fatto. Inoltre, non possono essere dedotte come motivo di ricorso per cassazione avverso provvedimento adottato dal tribunale del riesame pretese manchevolezze o illogicità motivazionali di detto provvedimento, rispetto a elementi o argomentazioni difensive in fatto di cui non risulti in alcun modo dimostrata l'avvenuta rappresentazione al suddetto tribunale. Pertanto, il giudice di legittimità, nel sindacare i provvedimenti cautelari personali, è tenuto a un controllo di mera legittimità, senza poter riesaminare gli elementi di fatto e le valutazioni di merito compiute dal giudice di merito, salvo l'ipotesi di manifesta illogicità o contraddittorietà della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 776/2011 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 11/08/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FABRIZIO DI MARZIO;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), sulla inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS), che chiede accogliersi ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la ordinanza in epigrafe il…

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