Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21051 del 30 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:21051PEN

Massima

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Il decorso del termine di prescrizione del reato, anche in presenza di cause di interruzione, non può essere superato dalla sospensione dei termini processuali disposta per l'emergenza sanitaria, determinando l'estinzione del reato per intervenuta prescrizione. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che il termine massimo di prescrizione, calcolato a partire dalla data di commissione del fatto, non può essere superato dalla sospensione dei termini processuali, in quanto ciò comporterebbe una inammissibile dilatazione del termine di prescrizione oltre i limiti ordinari previsti dalla legge. La Corte ha quindi ritenuto che, nonostante la sospensione dei termini processuali disposta per l'emergenza sanitaria, il reato dovesse essere dichiarato estinto per intervenuta prescrizione, in quanto il termine massimo di prescrizione era già maturato alla data della decisione di appello. Tale principio di diritto si fonda sulla necessità di garantire il rispetto del termine massimo di prescrizione, quale limite invalicabile all'esercizio dell'azione penale, anche in situazioni di emergenza che determinano la sospensione dei termini processuali. La Corte ha così affermato che il decorso del termine di prescrizione non può essere superato dalla sospensione dei termini processuali, in quanto ciò comporterebbe una indebita dilatazione del termine di prescrizione, in contrasto con i principi di legalità e ragionevole durata del processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. PELLEGRINO Andrea - rel. Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

Dott. TURTUR M. Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/11/2020 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere FABIO DI PISA;
lette le conclusioni scritte ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23 comma 8, formulate dal Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, nella persona di Dott.ssa SALVADORI Silvia, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (O…

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