Il preavviso di diniego, previsto dall'art. 10-bis della Legge 7 agosto 1990 n. 241, costituisce un'ulteriore fase del contraddittorio nei procedimenti su istanza di parte che, secondo l'amministrazione, devono concludersi con l'adozione di un provvedimento negativo. L'amministrazione è pertanto tenuta ad avvertire l'istante dei motivi ostativi all'accoglimento della sua domanda, invitandolo a produrre osservazioni e/o documenti di cui tener conto nell'emanazione dell'atto finale del procedimento, anche al fine di deflazionare il contenzioso. L'omissione di tale adempimento procedimentale determina l'illegittimità del provvedimento di diniego, fatta salva la riedizione del potere/dovere dell'amministrazione sull'istanza dell'interessato con una decisione priva del vizio riscontrato. Ciò a maggior ragione quando l'amministrazione esercita una valutazione connotata da discrezionalità tecnica, come nel caso di decadenza di un'autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 146, comma 4, del D.lgs. n. 42/2004.