Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34054 del 6 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:34054PEN

Massima

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Il giudice di rinvio, nell'esaminare nuovamente la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a seguito dell'annullamento di una precedente ordinanza, mantiene piena autonomia di giudizio nella ricostruzione del fatto e nella valutazione degli elementi probatori, anche se non esaminati dal primo giudice, al fine di colmare eventuali lacune motivazionali e superare le incongruenze rilevate. Tuttavia, tale verifica non può tradursi in un anticipato accertamento della responsabilità dell'indagato, ma deve limitarsi al controllo di compatibilità tra la fattispecie concreta e quella legale, valutando la congruità degli elementi rappresentati per sussumere l'ipotesi formulata in quella tipica. Pertanto, il giudice di rinvio, pur vincolato a giustificare il proprio convincimento secondo lo schema indicato dalla sentenza rescindente, può desumere il proprio libero convincimento anche da elementi non considerati dal primo giudice, purché logicamente motivati, senza ripetere i vizi già censurati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 875/2012 TRIB. LIBERTA' di SALERNO, del 28/02/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;

sentite le conclusioni del PG Dott. Scardaccione E., che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale del riesame di Salerno, con ordinanza dell'11 febbraio 2013, decidendo a seguito di rinvio della Corte di Cassazi…

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