La parte civile è priva di interesse a proporre impugnazione avverso la sentenza di proscioglimento dell'imputato per improcedibilità dell'azione penale dovuta a difetto di querela, in quanto tale pronuncia meramente processuale non è idonea ad apportare al proponente effetti di vantaggio concreti e attuali ai fini dell'azione civilistica intentata. L'eventuale annullamento con rinvio al giudice civile in grado d'appello ex art. 622 c.p.p. non gioverebbe alla parte civile, avendo contenuto meramente procedurale, e pertanto essa non è titolare di alcun interesse concreto che legittimi la proposizione del ricorso per cassazione. La parte civile, infatti, può sempre riproporr e l'azione civile per il risarcimento dei danni nella sede appropriata, senza che la pronuncia di improcedibilità dell'azione penale per tardività della querela costituisca un ostacolo. Pertanto, il ricorso della parte civile avverso la sentenza di proscioglimento dell'imputato per improcedibilità dell'azione penale deve essere dichiarato inammissibile per carenza di interesse, in applicazione del principio affermato dalle Sezioni Unite di legittimità.