Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16382 del 15 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:16382PEN

Massima

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Il reato di ingiuria è configurabile anche in assenza dell'animus iniurandi, essendo sufficiente il dolo generico, che può assumere la forma del dolo eventuale, laddove l'agente, consapevolmente, utilizzi espressioni o parole socialmente interpretabili come offensive, senza un diretto riferimento alle sue intenzioni. Le dichiarazioni della persona offesa possono essere legittimamente poste a fondamento dell'affermazione di responsabilità penale dell'imputato, previa verifica della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto, che deve essere più penetrante e rigoroso rispetto a quello cui vengono sottoposte le dichiarazioni di qualsiasi testimone. La mancata affermazione della prescrizione del reato da parte del giudice di appello, in epoca successiva alla contestata pronuncia, è corretta, in quanto il reato di ingiuria, contestato come commesso in una determinata data, si prescrive ai sensi degli articoli 157 e 161 c.p. in un momento successivo a tale data. La condanna dell'imputato al risarcimento del danno in favore della parte offesa è logicamente motivata sulla base della sussistenza del reato di ingiurie, senza che sia necessaria la prova dell'animus iniurandi, essendo sufficiente il dolo generico o eventuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2/2013 TRIBUNALE di TRENTO, del 29/04/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/01/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SABEONE GERARDO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con l'impugnata sentenza, il Tribunale di Trento il 29 aprile 2013, ha …

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