Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27896 del 7 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:27896PEN

Massima

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Il direttore responsabile di un giornale che pubblica un articolo diffamatorio, conferendogli particolare risalto tipografico, è penalmente responsabile del reato di diffamazione aggravata, non potendo invocare la mera colpa di cui all'art. 57 c.p. in quanto la sua condotta dimostra il pieno consenso e la consapevole partecipazione alla pubblicazione dello scritto lesivo della reputazione altrui. La notifica degli avvisi di udienza effettuata presso il domicilio eletto dal direttore presso la sede del giornale è valida, non essendo necessaria la successiva spedizione della raccomandata, atteso che la consegna è avvenuta a dipendenti incaricati della ricezione degli atti. Il termine prescrizionale del reato di diffamazione, sospeso per la durata massima di 60 giorni in primo grado, non si è ancora compiuto alla data odierna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

FA. AN. N. IL (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 28/10/2008 della CORTE DI APPELLO di SALERNO;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. OLDI Paolo;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI POPOLO Angelo che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito, per la parte civile, l'Avv. CARRARO Susanna, sostituto proce…

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