Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2191 del 21 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:2191PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato si configura quando il soggetto, pur non essendo l'autore materiale del fatto, contribuisce consapevolmente e volontariamente alla realizzazione del reato, fornendo un apporto causale, anche se non essenziale, attraverso condotte di istigazione, rafforzamento del proposito criminoso, agevolazione o comunque di partecipazione psichica all'esecuzione del reato. Ai fini della configurabilità del concorso morale, è sufficiente che il contributo del concorrente, anche se non determinante, abbia comunque rafforzato il proposito criminoso dell'autore materiale o agevolato in qualche modo la realizzazione del reato. Non è necessario che il concorrente abbia avuto la piena consapevolezza di tutti i dettagli del reato, essendo sufficiente la coscienza e volontà di contribuire alla sua realizzazione. Inoltre, il ruolo di intermediario o di suggeritore di strategie utili al successo dell'impresa criminale, svolto dal concorrente morale, integra un contributo causale idoneo a configurare il concorso nel reato, a prescindere dall'effettiva essenzialità di tale apporto. Infine, la qualificazione giuridica del fatto come concorso morale nel reato non è inficiata dall'erronea esclusione di un'ipotesi alternativa di reato, come il favoreggiamento, qualora questa sia comunque da ritenersi insussistente sulla base del complessivo quadro probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Mari - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - rel. Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) IA. AT. PE. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 223/2007 CORTE APPELLO di MESSINA, del 26/03/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/12/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO PRESTIPINO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Mazzotta Gabriele, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore avv. Gambardella Francesco.

OSSERVA

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