Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 14066 del 7 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:14066PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere disposto dal giudice quando, sulla base di elementi indiziari, vi sia la probabilità che gli stessi possano essere oggetto di confisca al termine del processo penale, a prescindere dalla dimostrazione della responsabilità dell'indagato in relazione ai reati contestati. Il provvedimento di conferma del sequestro preventivo può essere impugnato per vizi di violazione di legge, mentre non sono proponibili motivi di merito che contestino la logicità e la capacità dimostrativa della motivazione, atteso che i presupposti per l'adozione di misure cautelari personali e reali sono diversi. Inoltre, la decisione di un giudice incompetente in materia cautelare non può costituire "giudicato cautelare" vincolante per il giudice competente, il quale deve valutare autonomamente la sussistenza dei presupposti di legge per l'applicazione della misura cautelare reale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluig - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 507/2014 del 3/4/2014 del TRIBUNALE DEL RIESAME DI NAPOLI;

visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DI STEFANO Pierluigi;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO Francesco Mauro che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso. Udito l'avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

MOT…

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