Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2470 del 2024

ECLI:IT:TARPA:2024:2470SENT

Massima

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La realizzazione di opere edilizie e di un piazzale in cemento per il parcheggio di automezzi in un'area classificata come "verde agricolo" è incompatibile con la destinazione naturale del territorio e comporta una permanente trasformazione edilizia ed urbanistica del medesimo, in violazione della normativa urbanistica e paesaggistica vigente. Pertanto, tali opere, ancorché realizzate con materiali amovibili e senza il previo rilascio di idoneo titolo abilitativo, devono essere rimosse e l'area deve essere ripristinata nel suo stato originario, in quanto l'utilizzazione di un'area agricola a fini diversi da quelli propri della destinazione di zona, come il deposito di automezzi, non può essere considerata compatibile con la finalità di tutela del territorio agricolo e della sua concreta utilizzazione a fini alimentari. L'ordine di demolizione di tali opere, emesso dall'autorità comunale competente, è legittimo e deve essere eseguito, indipendentemente dalla natura precaria o amovibile delle strutture realizzate, in quanto l'elemento determinante ai fini della qualificazione giuridica dell'intervento è rappresentato dalla sua destinazione funzionale, che deve essere coerente con la disciplina urbanistica dell'area. L'inottemperanza all'ordine di demolizione comporta l'acquisizione dell'area di sedime dell'immobile abusivo al patrimonio indisponibile del Comune, senza che sia necessaria l'adozione di un ulteriore provvedimento in tal senso.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/08/2024

N. 02470/2024 REG.PROV.COLL.

N. 02091/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2091 del 2021, proposto da
-OMISSIS-Trasporti S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Alessandro Ortolano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Carini, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Marina Fonti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

- dell’ordinanza-OMISSIS-, con cui il Comune di Carini accertava l'inottemperanza all'ordinanza di demolizione -OMISSIS-, “volta all'acqu…

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