Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26531 del 24 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:26531PEN

Massima

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Il custode di un bene sottoposto a sequestro amministrativo non risponde del reato di violazione colposa dei doveri inerenti la custodia qualora il bene sia ridotto a mero rottame privo di funzionalità e destinazione, non sussistendo in tal caso l'obbligo di conservazione del bene. Tuttavia, le dichiarazioni rese dal soggetto prima della formale assunzione della qualifica di indagato, anche se utilizzate come prova a suo carico, devono ritenersi inutilizzabili in quanto acquisite in violazione delle garanzie difensive previste dagli articoli 62 e 63 del codice di procedura penale, comportando l'estinzione del reato per intervenuta prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Frances - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenz - Consigliere

Dott. VILLONI O. - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1964/2013 della Corte d'Appello di Bari del 10/06/2013;

esaminati gli atti e letti il ricorso ed il provvedimento decisorio impugnato;

udita in udienza pubblica la relazione del consigliere, Dott. VILIONI Orlando;

sentito il pubblico ministero, in persona del sostituto P.G., Dott. RIELLO L., che ha concluso per l'annullamento senza rinvio perche' il reato estinto per prescrizione;

udito…

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