Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47051 del 10 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:47051PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni finalizzato alla confisca, ai sensi dell'art. 12-sexies della legge n. 356 del 1992, è legittimo quando sussistono il "fumus commissi delicti", ovvero la astratta configurabilità di una delle ipotesi criminose previste dalla norma citata, e il "periculum in mora", rappresentato dalla confiscabilità del bene, ossia dalla presenza di seri indizi circa l'esistenza delle condizioni che legittimano la confisca, sia in relazione alla sproporzione tra il valore dei beni e l'attività economica del soggetto, sia in ordine alla mancata giustificazione della loro lecita provenienza. La presunzione di illecita accumulazione patrimoniale opera anche per i beni intestati ai familiari dello stesso indagato, qualora risulti la sproporzione tra il patrimonio nella titolarità dei parenti e l'attività lavorativa svolta da costoro. Il sequestro preventivo è finalizzato esclusivamente ad assicurare l'esecuzione del provvedimento di confisca, con la conseguenza che i requisiti di sequestrabilità devono essere necessariamente calibrati sulla falsariga di quelli previsti per l'adozione del provvedimento ablatorio definitivo, senza che rilevi la sussistenza degli indizi di colpevolezza o la loro gravità in relazione al reato contestato. Il terzo titolare del bene in sequestro, pur non avendo partecipato al procedimento di riesame, non può far valere la violazione dei propri diritti, essendo tale facoltà riservata esclusivamente allo stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. MANNINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

QU. AN. nato a (OMESSO);

avverso ordinanza del Tribunale della Liberta' di Catania resa in data 9 giugno 2009;

visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita in camera, di consiglio la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)) Fazio;

udita,la requisitoria del Procuratore Generale in persona del Sostituto Dr. ((omissis)), che ha concluso per la declaratoria di rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con decreto del 6 maggio 2009…

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