Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18338 del 3 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:18338PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di falsa attestazione di qualità personali del dichiarante si configura con la semplice coscienza e volontà della condotta delittuosa, indipendentemente dal fine perseguito dall'autore, essendo sufficiente che la dichiarazione falsa sia pervenuta al pubblico ufficiale, senza che sia necessario accertare l'effettiva induzione in errore dello stesso. Ai fini della valutazione dell'elemento psicologico, il giudice può legittimamente desumere la sussistenza del dolo dalla circostanza che l'imputato abbia reso una dichiarazione parziale e non veritiera sulle proprie generalità, anche in considerazione di precedenti condanne o denunce per reati analoghi, senza che sia necessario verificare eventuali fraintendimenti dovuti a differenze di pronuncia di singole vocali. Nell'ambito della determinazione della pena, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione dei criteri di cui all'art. 133 c.p., la cui motivazione, anche sintetica, è insindacabile in sede di legittimità, purché non sia frutto di mero arbitrio o ragionamento illogico, potendo il parametro valutativo essere desunto dal complesso della motivazione e non necessariamente dalla sola parte dedicata alla quantificazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - rel. Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

Dott. GALATI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/05/2022 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere TOSCANI EVA;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore DALL'OLIO MARCO, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza;
lette le note scritte del difensore che ha chiesto l'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITENUTO IN…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.