Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 29310 del 26 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:29310PEN

Massima

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La depenalizzazione di un reato comporta la trasformazione dello stesso in illecito amministrativo, con conseguente annullamento senza rinvio della sentenza di assoluzione pronunciata prima dell'entrata in vigore della nuova disciplina, ferma restando la trasmissione degli atti all'autorità amministrativa competente per l'applicazione della sanzione pecuniaria, salvo che il reato risulti prescritto o estinto per altra causa alla data di entrata in vigore della depenalizzazione. Il principio di diritto applicabile è che la modifica legislativa che depenalizza un fatto precedentemente previsto come reato determina l'estinzione del reato e l'applicazione della nuova disciplina sanzionatoria amministrativa, con conseguente annullamento senza rinvio della sentenza di assoluzione pronunciata anteriormente alla depenalizzazione, al fine di consentire l'applicazione della sanzione amministrativa da parte dell'autorità competente, salvo che il reato risulti già prescritto o estinto per altra causa alla data di entrata in vigore della nuova normativa. Tale principio si fonda sulla natura successiva e più favorevole della legge depenalizzatrice, che determina l'applicazione retroattiva della nuova disciplina, in ossequio al favor rei, con conseguente caducazione del giudicato penale di assoluzione e trasmissione degli atti all'autorità amministrativa per l'irrogazione della sanzione pecuniaria, ove non sia intervenuta la prescrizione o altra causa estintiva del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MONTAGNI Andrea - Presidente

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. PICARDI Francesca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/04/2015 del TRIBUNALE di MARSALA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FRANCESCA PICARDI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. CARDIA DELIA che ha concluso chiedendo per l'annullamento senza rinvio perche' il fatto non e' piu' previsto dalla legge come reato.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Palermo, prem…

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