Il provvedimento sanzionatorio di sospensione dell'attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto e di irrogazione di sanzione amministrativa pecuniaria, adottato dall'amministrazione nei confronti di uno studio di consulenza per accertate irregolarità nella gestione dei pagamenti delle tasse automobilistiche dovute alla Regione, può essere legittimamente riesaminato e modificato dall'amministrazione stessa, anche in sede di giudizio, al fine di confermare la sola sospensione dell'attività per un periodo determinato, sospendendone l'efficacia in ragione dell'avvenuta regolarizzazione della posizione debitoria da parte del destinatario del provvedimento. In tal caso, il ricorso giurisdizionale avverso il provvedimento originario deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, non potendo il ricorrente trarre alcuna utilità dall'eventuale accoglimento del ricorso, attesa la perdita di efficacia del provvedimento impugnato a seguito del riesame e della sua modifica da parte dell'amministrazione. Le spese di lite possono essere compensate integralmente tra le parti, in considerazione del carattere meramente processuale della pronuncia.