Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48338 del 7 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:48338PEN

Massima

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La differenza tra il reato di bancarotta fraudolenta documentale e quello di bancarotta semplice risiede nell'elemento psicologico. Nella bancarotta fraudolenta documentale è richiesto il dolo generico, ovvero la coscienza e volontà di tenere le scritture contabili in modo irregolare, consapevoli che ciò renderebbe impossibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari dell'imprenditore. Nella bancarotta semplice, invece, è sufficiente il dolo o la colpa, quando l'agente ometta, rispettivamente con coscienza e volontà o per semplice negligenza, di tenere le scritture contabili. Pertanto, per configurare il reato di bancarotta fraudolenta documentale, non è sufficiente la mera constatazione di gravi carenze o radicali omissioni nelle scritture contabili, ma è necessario motivare adeguatamente l'atteggiamento psicologico dell'agente, chiarendo le ragioni per cui egli abbia avuto coscienza e volontà di rendere impossibile la ricostruzione degli affari, e non abbia semplicemente trascurato la regolare tenuta delle scritture per negligenza, integrando così il meno grave reato di bancarotta semplice. La mera gravità o radicalità delle irregolarità contabili non vale di per sé a dimostrare l'elemento psicologico richiesto per la bancarotta fraudolenta documentale, essendo necessaria una specifica motivazione in tal senso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. VESSICHELLI M. - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3258/2013 CORTE APPELLO di L'AQUILA, del 25/06/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/09/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Izzo G., che ha concluso per il rigetto.
FATTO E DIRITTO
Propone ricorso per cassazione (OMISSIS) avverso la sentenza della Corte d'appello di l'Aquila in data 25 giugno 2014, con la…

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