Consiglio di Stato sentenza n. 3202 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:3202SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il proprietario di un immobile abusivo non può presentare validamente domanda di condono edilizio se l'atto di acquisto del bene è nullo per violazione delle prescrizioni di cui all'art. 17 della legge n. 47/1985 (ora art. 46 del d.P.R. n. 380/2001), non menzionando l'abuso edilizio. Inoltre, il silenzio assenso non si forma per il solo decorso del termine perentorio dalla presentazione della domanda di sanatoria, essendo necessaria anche la dimostrazione della ricorrenza di tutti i requisiti soggettivi ed oggettivi stabiliti dalla legge per l'accesso al condono, tra cui l'ultimazione dei lavori entro il 31 dicembre 1993. L'ordine di demolizione dell'opera abusiva, in tal caso, costituisce atto meramente vincolato, non richiedendo una specifica motivazione in ordine all'interesse pubblico, dovendo sempre prevalere l'esigenza di ripristino della legalità violata, a prescindere dalla buona fede del proprietario attuale e dal tempo trascorso dalla realizzazione dell'abuso.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/04/2024

N. 03202/2024REG.PROV.COLL.

N. 07532/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7532 del 2023, proposto da-OMISSIS-rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia;

contro

Comune di Cervino (CE), in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. per la Campania, Sezione VIII, n.-OMISSIS- resa tra le parti;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzione in giudizio del Comune di Cervino (CE);

Visti tutti gli atti d…

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