Cassazione penale Sez. I sentenza n. 195 del 10 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:195PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione della custodia cautelare in carcere, deve essere connotato dai caratteri della concretezza, fondarsi cioè su elementi reali e non ipotetici, e dell'attualità, nel senso che possa formularsi una prognosi in ordine alla continuità del periculum libertatis nella sua dimensione temporale, sulla base sia della personalità dell'accusato, desumibile anche dalle modalità del fatto per cui si procede, sia delle sue concrete condizioni di vita. Il giudice del riesame, nel valutare l'adeguatezza della misura cautelare, deve fornire un'esauriente spiegazione dell'esigenza di cautela, considerando gli indici di gravità oggettiva della condotta e di negativa personalità dell'autore. Il giudizio sull'inidoneità degli arresti domiciliari a contenere il pericolo della reiterazione criminosa costituisce pronuncia implicita anche sull'inopportunità di impiego di uno degli strumenti elettronici di controllo a distanza previsti dall'articolo 275-bis c.p.p. La custodia cautelare in carcere rappresenta l'extrema ratio nel sistema processuale, pertanto il giudice deve motivare adeguatamente l'inadeguatezza di misure meno afflittive, come gli arresti domiciliari, a soddisfare le esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Frances - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/06/2021 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CENTOFANTI Francesco;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Di Nardo Marilia, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Napoli, decidendo ai sensi dell'articolo 309 c.p.p., confermav…

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