Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21542 del 15 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:21542PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di calunnia si configura quando l'imputato, pur non avendo materialmente presentato la denuncia falsa, abbia comunque contribuito in modo determinante alla sua realizzazione, attraverso condotte di istigazione, rafforzamento o agevolazione della volontà dell'autore materiale. Tale contributo concorsuale deve essere valutato in concreto, tenendo conto di tutti gli elementi probatori, senza che sia necessaria la prova di un previo accordo tra i concorrenti. La recidiva reiterata, comportando un aumento della pena base e del termine prescrizionale, determina l'allungamento del termine di prescrizione del reato, il quale non può essere dichiarato estinto se il giudizio di appello si conclude prima della scadenza del nuovo termine così aumentato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. GIANESINI Mauriz - rel. Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/11/2016 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MAURIZIO GIANESINI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. MOLINO Pietro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. I Difensori di (OMISSIS) hanno proposto ricorso per Cassazione contro la sentenza con la quale la Cor…

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