La decadenza dall'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica può essere pronunciata dall'amministrazione competente qualora l'assegnatario abbia ceduto l'alloggio a terzi, in tutto o in parte, ovvero lo abbia lasciato inutilizzato per un periodo superiore a sei mesi continuativi senza la preventiva autorizzazione dell'ente gestore, anche in assenza di un particolare animus dell'assegnatario, essendo sufficiente l'accertamento oggettivo della condotta vietata dalla legge. L'amministrazione, nel procedimento di decadenza, è tenuta a svolgere un'adeguata istruttoria, valutando tutte le circostanze rilevanti, ma non è necessario un ulteriore approfondimento quando gli elementi acquisiti, quali l'assenza prolungata dell'assegnatario dall'alloggio e la presenza continuativa di terzi non autorizzati, costituiscano indizi precisi e concordanti dell'abbandono e della cessione dell'alloggio, senza che l'assegnatario sia in grado di fornire una ragionevole spiegazione alternativa. Il mero pagamento del canone locativo non è sufficiente a dimostrare la permanenza dell'assegnatario nell'alloggio.