Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38124 del 13 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:38124PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso si configura quando il soggetto si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale nell'esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Tale partecipazione può essere desunta da indicatori fattuali dai quali, sulla base di attendibili regole di esperienza attinenti propriamente al fenomeno della criminalità di stampo mafioso, possa logicamente inferirsi l'appartenenza, senza necessità di sussumere la condotta del singolo associato in una categoria predefinita, poiché il sodalizio mafioso è una realtà dinamica che si adegua continuamente alle modificazioni del corpo sociale e all'evoluzione dei rapporti interni tra gli aderenti. Pertanto, ai fini dell'adozione di misure cautelari, il legame di parentela tra i presunti partecipanti all'associazione può assumere valore indiziante, in un contesto in cui sia accertata l'esistenza di una organizzazione delinquenziale a base familiare e una non occasionale attività criminosa di singoli esponenti della stessa famiglia nel medesimo campo di operatività del sodalizio. Inoltre, la consapevole volontà di partecipazione all'associazione mafiosa può desumersi dal legame di parentela tra i partecipi, qualora siano accertati l'esistenza di una organizzazione delinquenziale composta da persone aventi vincoli familiari tra loro ed una non occasionale attività criminosa degli stessi componenti della famiglia nell'interesse del sodalizio. In tema di misure cautelari personali, la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della sola custodia carceraria prevista per il delitto di partecipazione ad associazione mafiosa può essere superata solo in presenza di segnali di rescissione del legame del soggetto con il sodalizio criminale, tali da smentire, nel caso concreto, l'effetto della presunzione di perduranza del vincolo associativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08/04/2019 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere IRENE SCORDAMAGLIA;
lette/sentite le conclusioni del PG BIRRITTERI LUIGI;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata, il Tribunale della Liberta' di Catania, adito da (OMISSIS) - sottoposto ad indagini in relazione alla contestazione preliminare e provvisoria di pa…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.